All'inizio c'era lei...Donna Cayetana, Duchessa d'Alba

Adoro Goya. E adoro soprattutto lei. Donna María del Pilar Teresa Cayetana de Silva y Alvarez del Toledo, meglio conosciuta come la Duchessa d'Alba. La modella prediletta di Goya. La sua musa. La sua amante. La fonte della sua passione e del suo dolore. Cayetana è uan seduttrice, aperta a tutte le esperienze, libera nel corpo e nella mente. Eppure vibra di una passione totale, che è evidente persino nel quadro, solo per Francisco. Il resto sono "balocchi e solazzi" nulla di più. Ed è qui l'ossimoro. Questa donna è una meravigliosa fonte di contraddiziuoni disciolte, intrecciate, fuse l'una nell'altra... esattamente come sono io. In me convivono luci e ombre, mescolate non tanto in una grigia penombra quando in un continuo lampeggiare di bagliori, scolorare di albe, addensarsi di nubi squarciate da oasi di sereno. Sono come Cayetana intessuta di contraddizioni. E seduttrice della vita prima di tutto.

mercoledì 3 ottobre 2007

NON POSSO....

Ouverture
Io: ... a dire tutta la verità avevo iniziato a scrivere una cosa molto differente ma poi ho deciso che non era giusto mettere in piazza il tuo star male per dirti delle cose pubblicamente.
Tu: a dire il vero pensavo di leggere quello che poi non hai scritto...

ORA


Non posso lasciarti solo.
Non ne sono capace.

Non posso tacere

Non posso frenare la tenerezza
voglio avvolgerti in essa come in una coperta
Non posso non sentire il tuo dolore
come se fosse mio
Non posso smettere di colmare le distanze

in ogni modo possibile

Non posso smettere
proprio non posso smettere

di sentirti in me ogni istante

Non posso aspettare in silenzio

vorrei tanto esserne capace

Posso solo andare oltre il pudore

per dirti che ci sono.

In ogni momento.

E per ogni cosa.

TUA


Decifrando versi



Ne ho pudore. E' l'unica cosa per cui ne ho. La sola. Il dolore fisico e emotivo è un vecchio compagno per me. Qualcuno che ho frequentato a lungo e da età precoce. Ne conosco sfumature, articolazioni , scatti improvvisi e costanti sottofondi. Ma è privato. In questo sono una belva davvero. Mi isolo per leccarmi le ferite. Come hai fatto tu . Ti capisco davvero. Mi fa male. Ma comprendo. Tutto. Persino l'insofferenza per la dolcezza mia e altrui che ti circonda. Non ti serve. Ti ricorda che sei debole. Stanco. E tu ODI sentirti così. Vuoi stare solo per recuperare. Per abbandonarti alla sofferenza. Lasciartene attarversare senza testimoni. E allontanarla. Per sempre. O solo fino alla prossima volta.

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