Come su un foglio strappato. Imbratto le righe con brandelli di anima. Vomito parole. L’inchiostro si spande mio malgrado sul biancore di questo foglio rubato.
Lampi di ricordi. Sensazioni, che vorticano ancora nello stomaco, incapaci di quietarsi. Emozioni a fil di pelle. Nervi e piacere. E ovunque calore. Calore nella memoria di volti sorridenti a tarda notte, in una camera d’albergo, senza divano. Camomilla e coca cola mentre le parole fluiscono leggere nella loro intensità.
Calore, in quel ferro di cavallo allargato, nella bellezza di quei volti seduti intorno. Calore nell’amalgama spontanea di persone inesorabilmente differenti. Spontaneo chiacchiericcio. Cercavi una lacrima dolce. Non l’hai avuta. Ma io ho pianto. La mia anima ha stillato sudore salato. Non puoi non averlo visto. Mi ha regalato le mie parole in confezione deluxe. Curate, limate, trasformate da diamante grezzo in un gioiello montato in platino e sfaccettato di mille riflessi. E’ stato come se mi avessi pugnalato. Mi hai lasciato lì nuda. L’anima esibita. Senza fiato. Ne parole. Non ero commossa. Ero colpita dalla forza del sentimento. Dolorosa estasi dell’anima.
Lo stomaco si contrae. Spasimi successivi. Ancora lampi. I ricordi colano fuori.
La voce di Amy. Lo scorrere caldo di mani intrecciate. E’ passato così tanto tempo. Non credevo nemmeno di ricordare. Di essere ancora capace. E invece quella bocca morbida. Le curve intriganti di quei seni bianchi. I piccoli capezzoli ritti sotto i miei denti. La sua mano che affonda tra le mie cosce. E le tue mani che scorrono ovunque sulla mia pelle ambrata. Quietando ciò che impossibile quietare. Divoro la bocca di quella donna generosa e bellissima. E in ogni istante ti sento. Intorno a me. Fuso nel calore che cresce. Nella voglia, che mi contrae la fica. Mentre dita mescolate vi penetrano. Doveva essere un massaggio. E’ diventato un attimo di perfetto, inaspettato, rutilante piacere nel caos di un giorno qualunque.
Il perlage del franciacorta colma i bicchieri di intenso sapore. Il vino scorre lieve in gola mentre seduti intessiamo una trama di parole fitte e vere. Piacere condiviso.
Ancora una volta.
giovedì 24 gennaio 2008
BRANDELLI DI ME
giovedì 10 gennaio 2008
40 ANNI COSI'....
Tinto Brass sostiene che la midi agè.. quell'età compresa tra i 38 e i 45 anni sia l'età migliore di una donna. Quella in cui risplendere senza pudori o false modestie.
Mai avute ne le une ne le altre ma risplendo in effetti...
In questo film la Sandrelli aveva 40 anni, guarda caso, ed era burrosa, morbida traboccava erotica seduzione ad ogni passo...
Così tanto per farmi gli auguri...
vi regalo questo video.
Del resto quelli che se ne intendono dicono le somigliiii
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