All'inizio c'era lei...Donna Cayetana, Duchessa d'Alba

Adoro Goya. E adoro soprattutto lei. Donna María del Pilar Teresa Cayetana de Silva y Alvarez del Toledo, meglio conosciuta come la Duchessa d'Alba. La modella prediletta di Goya. La sua musa. La sua amante. La fonte della sua passione e del suo dolore. Cayetana è uan seduttrice, aperta a tutte le esperienze, libera nel corpo e nella mente. Eppure vibra di una passione totale, che è evidente persino nel quadro, solo per Francisco. Il resto sono "balocchi e solazzi" nulla di più. Ed è qui l'ossimoro. Questa donna è una meravigliosa fonte di contraddiziuoni disciolte, intrecciate, fuse l'una nell'altra... esattamente come sono io. In me convivono luci e ombre, mescolate non tanto in una grigia penombra quando in un continuo lampeggiare di bagliori, scolorare di albe, addensarsi di nubi squarciate da oasi di sereno. Sono come Cayetana intessuta di contraddizioni. E seduttrice della vita prima di tutto.

giovedì 27 dicembre 2007

PERLE


Osservo i fili di perle mescolati in quella vecchia cappelliera. Perle colorate e brillanti. Opache e trasparenti. Spiccano sul fondo di velluto scuro. Scrigno accogliente e malizioso. Accarezzo lieve il primo filo. E sgrano il rosario osceno dei miei desideri. Un filo per ogni colore. Un colore per ogni voglia. Una voglia per ogni senso. Un senso per ogni inebriante sapore del tuo corpo. Declino appassionati versi. Cerco insoliti fraseggi. Armoniche divagazioni sgorgano nello scorrere continuo di sferiche perfezioni sulla pelle calda.
Articolo rime. Tentativo di lenire dolore inflitto e ricercato. Musica. Nell'incontro sincopato di voglie e muscoli. Dolore e paicere. Fusi.

Perle bianche.



Candide come la voglia fanciullesca
che mi prende ora.
Passare quel filo tra le nostre bocche.
Recitare all’unisono il mantra della voluttà.
Labbra, denti, lingue
a lucidare la fredda rotonda consistenza.
Overture lieve di sonate barocche.

Perle gialle.

Calde di sole.
Luminose e armoniosamente rotonde,
come le curve dorate del mio corpo,
offerte al tuo sguardo.
Brama violenta e dolce.
Incanto dei sensi
nello scivolare lento di vesti.
Si sprigiona un sentore di bosco.
Intermezzo vivaldiano.

Perle rosa.

Chiare e scure.
Accese di riflessi cangianti.
Avvolte in spirali voluttuose intorno ai tuoi polsi.
Prigione preziosa.
Costrizione apparente.
Ricerco lenta il sapore congiunto.
Oscillo umide pieghe intorno a robuste cime.
Gioco.
Armonie notturne.

Perle blu.

Trasparenza nell’oscurità.
Articolo tensioni di pelle e cuore.
Sento armoniche variazioni del dominio.
Alternanza sublime
nello sciogliersi armonico di voluttà opposte.
Prendo. Do.
Unisono continuo.
Il piacere scivola come seta preziosa.

Perle nere.

Dolore sferzante.
Carne esposta.
Fremere di tendini.
Tensione.
Cerco il tuo dolore.
Esibisco la mia anima.
Paradisiaco inferno.
Penetro riposti anfratti.
Violo custoditi pensieri.
Lacrime colano su pelli fuse
nel calore dell’abbraccio.


NOI: APPARTENIAMO

martedì 11 dicembre 2007

La bocca della verità

Piove
su vestigia antiche e nuovi vincoli
Rumore di tacchi e spirali di fumo
A colmare silenzi che sanno di storia
Piove
Su memorie scolpite e ricordi ridenti
Stracciatele di vino e parole seducenti
Ad avvolgere di malia il tempo condiviso
Piove
Su note vibranti e alcoliche divagazioni
Rabbiose reazioni e istintive collocazioni
A saggiare la consistenza di muri e passioni
Piove
Su vetri appannati e pelli confuse
Rotti silenzi e libere emozioni
Ad inverare istinti accesi
Piove
Memento di lacrime sul proscenio
Piove
Sorrisi bagnati di noi